Osservatorio sul PIAO. Analisi della qualità della programmazione integrata nelle Città Metropolitane, cicli 2022-2024 e 2023-2025.

di BONACINI Flavio, PANTANELLA Paolo, SANDRINI Marco

Il presente lavoro ha riguardato l’analisi dei Piani Integrati di Attività e Organizzazione (PIAO) dei primi due cicli di funzionamento, 2022/2024 e 2023/2025, di tutte le 14 Città Metropolitane, secondo la “griglia di qualità” elaborata dal Centro di Ricerca sul Valore Pubblico – CERVAP (in collaborazione con il Centro di Ateneo per la Pubblica Amministrazione “Silvio Spaventa” – Cepass), ovvero rispetto ai criteri di semplificazione, selettività, adeguatezza, integrazione, finalizzazione al Valore Pubblico dei PIAO, alla qualità del processo di predisposizione e ai soggetti coinvolti, in modo da trarre evidenze di sintesi e indicazioni evolutive.

L’obiettivo di ricerca è esplicitato in due domande, connesse tra loro: per il primo ciclo, se l’introduzione del PIAO, a livello normativo, sia stata o meno sufficiente a modificare metodologie e output di programmazione delle Città Metropolitane, e, per il ciclo successivo, se nei PIAO esaminati siano presenti riferimenti non soltanto formali, ma sostanziali, al Valore Pubblico.

Le risposte a tali domande di ricerca, elaborate attraverso l’analisi documentale, mostrano esiti articolati, poiché spunti positivi, già nel primo ciclo (semplificazione, selettività degli obiettivi e delle strategie), e elementi di discontinuità, rispetto ai cicli “ante PIAO”, si alternano a piani che sono solo “documenti di collegamento” di programmi e piani preesistenti, e in cui la partecipazione dei responsabili, diretti ed indiretti, e degli stakeholders, non è adeguatamente evidenziata.

Nel secondo ciclo, si osservano diffusi segnali di incremento qualitativo, pur non omogenei, e di affermazione di una “cultura sostanziale del Valore Pubblico”, riguardanti soprattutto la partecipazione al processo dei responsabili degli obiettivi di VP, l’adeguatezza (presenza di indicatori di impatto, con target pluriennali e fonte) e la finalizzazione alla creazione di VP degli obiettivi di performance, anche trasversali.

Emergono però, come criticità, il tema, specifico degli enti locali, della complessa relazione tra PIAO e DUP, soprattutto con riferimento al “cascading”, nella gerarchia degli obiettivi, a partire dagli specifici obiettivi di VP, e, in senso più ampio, la non evidente connessione tra programmazione di matrice finanziaria e PIAO. Il contributo delle azioni organizzative e sul capitale umano alla creazione di VP risulta, infine, ancora piuttosto inesplorato dalle Città Metropolitane.